Da qualche anno nel diportismo di lusso, nella subacquea e nell'apnea ricreativa abbiamo visto spuntare il Seabob, l'acquascooter della ditta tedesca Cayago AG dotato dell' E-Jet Power System, un propulsore elettrico ad alte prestazioni che risucchia l'acqua attraverso una potente girante intubata.
Non tutti però sanno che oltre a essere uno uno dei watertoys più in voga del momento, ne è stata realizzata anche una versione Rescue che ho avuto modo di testare, lo scorso anno, in più occasioni.
Il cockpit presenta due controlgrip che vengono afferrati dall'operatore per scaricare il peso e controllare virate ed assetto; sulla destra è sito il trigger della spinta che qualora azionato mette in moto il Seabob alla velocità impostata sul display.
Sono poi presenti quattro pulsanti colorati, due necessari ad aumentare o diminuire il fattore di potenza e gli altri destinati ad altri utilizzi, come l'inserimento del PIN per bloccare determinate funzioni.
Il display elettronico fornisce tra le informazioni:
- livello di potenza impostata;
- velocità;
- temperatura dell'acqua;
- profondità di immersione;
- livello di carica della batteria;
- tempo di funzionamento residuo.
Quello che lo differenzia dalle versioni ricreative sono:
- una utility platform posta anteriormente dove poter agganciare con connettori universali diversi accessori, come torce o strumentazione di bordo;
- tre connettori universali posti posteriormente per poter abbinare un imbrago certificato, un resttube o altri accessori;
- un incremento delle caratteristiche tecniche;
- livrea rosso-gialla, colori tipici del search and rescue;
Caratteristiche tecniche:
- 6 livelli di velocità che portano da 2 a 12 nodi;
- autonomia che può variare arrivare fino a 5 ore, in base alla velocità impostata;
- tempo di una ricarica completa in un'ora e mezza;
- profondità massima alla quale può immergersi -40 metri;
- peso 35kg, per questo accompagnato da apposito carrello;
- carico che riesce a trainare attorno ai 680 newton (riesce a tirare una barca).
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