Chi legge questo blog penso abbia ormai chiaro il concetto che il moto ondoso, in mare aperto e in prossimità della costa, dà vita a due ambienti totalmente differenti.
Sempre ormai chiaro è cosa siano le correnti costiere, alimentate dalle masse d'acqua in prossimità della battigia (longshore, rip current, undertow, ecc).
Tuttavia i fenomeni della fluidodinamica sottocosta sono davvero tanti, e un tecnico del salvataggio è bene che abbia una cultura generale di questa materia. In questo articolo ne vediamo qualche altro.
Rifrazione
Le onde seguono la direzione impostata dal vento. Tuttavia, in prossimità della costa riducono la velocità e aumentano di ampiezza (shoaling), e tendono sempre a raggiungere la battigia perpendicolarmente.
Questo perché il fondale che decresce tende a frenare i fronti d'onda più vicini alla costa, motivo per cui ci saranno fronti d'onda che viaggeranno tra loro a velocità differenti.
Diffrazione
Allo stesso modo quando le masse d'acqua entrano all'interno di una baia circoscritta queste tendono a distribuirsi lungo la curva descritta dalla costa. Questo è dovuto al fatto che quando l'onda supera uno spazio ristretto dopo va a disperdersi circolarmente.
Convergenza
In presenza di un promontorio, o strutture simili, per via dei fenomeni prima descritti le masse d'acqua tendono a direzionarsi verso i punti più esposti, creando delle zone impetuose particolarmente pericolose.
Divergenza
Contemporaneamente al fenomeno precedente si hanno viceversa delle zone meno esposte con una dissipazione del moto ondoso. Queste sono certamente più sicure, ma non bisogna trascurare il fatto che una corrente costiera, anche leggera, potrebbe trasportare verso un'area più pericolosa rendendo difficile il rientro.
Riflessione
Prodotto di un’onda che incontra un ostacolo verticale (una costa scoscesa, un'opera artificiale) e si riflette su di esso, invertendo la direzione e tornando verso il largo, ma perdendo molta energia. Tuttavia, quando si scontra con l'onda in arrivo si crea un'interferenza: all'impatto l'acqua può raggiungere anche il doppio dell'altezza con i suoi schizzi.
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