In qualità di istruttore dei Soccorsi Speciali OPSA della Croce Rossa Italiana, oltre alla formazione in campo acquatico, ogni anno mi trovo davanti l'onere di aggiornare gli operatori e valutarli durante le sessioni della riqualifica annuale necessaria per il mantenimento dell'operatività.
Come recita il regolamento, "la sessione di riqualifica ha lo scopo di verificare lo stato operativo dei volontari e dipendenti della Croce Rossa Italiana. L'OPSA ha come requisito fondamentale il mantenimento dello standard di preparazione fisica e teorica per quanto riguarda le nozioni e le tecniche apprese durante il corso e sviluppate negli anni attraverso lo svolgimento dell’attività".
Ogni anno infatti, nel periodo che va da Gennaio ad Aprile, gli operatori sono tenuti a seguire delle lezioni di aggiornamento e superare una serie di prove di efficienza fisica in acqua.
La prova di efficienza fisica consiste in:
Nuoto 400 metri - Nuotare 400 m. consecutivamente, a crawl o rana; non è consentito l’utilizzo della capovolta al termine della percorrenza di ogni vasca, il tempo massimo per il superamento della prova sono 8 minuti.
Sostentamento - Stando in acqua, effettuare con la tecnica della gambata a bicicletta, il sostentamento di un peso di 3 kg, tenuto fra le due mani fuori dall’acqua, per il tempo minimo di un minuto.
Apnea - Partendo dall’acqua, effettuare minimo 25 metri di nuoto subacqueo con la tecnica della rana in due tempi, mantenendo una profondità di almeno 1 m.
"Prova dei cinque minuti" - La partenza della sequenza deve avvenire in acqua con MAP (pacchetto con maschera, aeratore e pinne) pronto sul bordo vasca, nuotare 200 m in un tempo massimo di 5 minuti, nella seguente modalità:
nuotare 100 m. stile testa alta (stili ammessi: crawl testa alta, rana testa alta, trudgen);
terminata questa prima parte, senza uscire dall’acqua, con la tecnica di sostentamento indossare il MAP, nuotare per 50 m. stile testa alta;
effettuare la presa del manichino o del figurante (che sarà posizionato vicino al bordo della vasca) e trasportarlo (con tecnica over o rana dorso) per altri 50 m.
La riqualifica è da intendersi valida soltanto nel caso in cui l’operatore abbia affrontato con successo tutte le prove. Il giudizio è insindacabile, poiché basato sulle performance cronometrate durante la prova.
Prova 1 - Nuoto 400 metri
Il test rispecchia le disposizioni raccomandate dalla International LifeSaving Federation (Fitness Testing for Lifeguards - "The ILS recommended minimum swimming requirement for beach and open water lifeguard award is: 400 metres in 8 minutes").
Si tratta di una prova dove il limite è dato essenzialmente dal tempo: per nuotare 16 vasche in otto minuti è necessario mantenere un'andatura costante che sia al di sotto dei 30 secondi per vasca.
Il consiglio è quello di prepararsi alla prova facendo allenamenti di volume, macinando chilometri in vasca, per poi ridurre progressivamente il quantitativo di metri andando ad alzare la velocità, fino a raggiungere il target preposto.
Prova 2 - Sostentamento
Si tratta di una prova obiettivamente semplice, basta allenare un po' la gambata rana e la gambata a bicicletta, gesti tipici della pallanuoto.
Prova 3 - Apnea
A questa prova, prevista nella maggior parte delle formazioni legate al salvataggio in acqua, ho dedicato un intero articolo: consigli tecnici per fare una vasca in apnea.
Prova 4 - "Prova dei cinque minuti"
Chiudere i 200 metri in cinque minuti non è difficile per il tempo, piuttosto stancante per il carico.
Per quanto concerne i primi 100 metri da nuotare a testa alta il consiglio è di miscelare la nuotata head-high crawl e la nuotata trudgen.
Una volta raggiunta l'attrezzatura bisogna saperla indossare in pochi secondi: per questo il consiglio è innanzitutto di scegliere dotazioni idonee, regolare adeguatamente il cinghiolo della maschera, installare correttamente l'aeratore e predisporre le pinne in base al modello utilizzato. È necessario imparare a vestire il pacchetto MAP stesso in acqua, in pochi secondi.
In merito ai 50 metri di nuoto con le pinne è bene fare qualche sessione di condizionamento al loro utilizzo al fine di evitare possibili crampi.
Per quanto riguarda gli ultimi 50 metri, l'utilizzo delle pinne non permette la nuotata sidestroke, pertanto è bene addestrarsi alle prese di trasporto impiegando la pinneggiata.
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